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      La nuova PgP BiancoRossa 


E’ la stessa Annalisa Breschi a parlare di “rilancio” del basket femminile a Pistoia, presentando le quattro squadre che la nuova PgP presenta al via della nuova stagione sportiva. Una serie C e soprattutto tre squadre del settore giovanile, con un super gruppo che farà Under 18 e Under 16 e le piccole dell’Under 13.

Quel che è certo è che la passione della giovane e preparata allenatrice pistoiese che in questi anni ha speso molto nella promozione del basket rosa, a Pistoia ma anche fuori provincia, è uno dei motori della nuova era della PgP che da Pallacanestro Giovanile Pistoia cresce e diventa Pink Girls Pistoia. A dare lustro all’inizio della nuova stagione della società che, dal 2004, fa giocare a basket bambini ma anche e soprattutto bambine, c’è la faccia e il nome di Gek Galanda a testimonianza della “sponsorizzazione” che il Pistoia Basket offre ad un progetto che punta a crescere.

“Quando Annalisa Breschi mi invitò ad un “Pink day” un anno fa a Quarrata- dice Galanda- mi trovai immerso tra tante ragazzine con la passione del basket e da lì inizia a pensare che bisognava fare qualcosa per il basket femminile a Pistoia. Mi sono sentito insignito di questo incarico e ora siamo all’inizio di questa nuova avventura”.

Un’avventura che parte, come ha ricordato Annalaura Piperno, neo presidente della PgP, da quello che la società ha fatto in questi 11 anni grazie all’impegno di Paola Paoli. A ringraziare il simbolo del basket rosa in città è anche Galanda. Il Gek Nazionale scherza, visto che appena fa il nome di Paoli, come per magia si accendono le luci della stanza sotto la gradinata del PalaCarrara che fa da importante location alla presentazione delle squadre della PgP. In effetti lo scudetto da giovanissima giocatrice alla Geas Milano, la sua lunga militanza in serie A e poi la cura con cui ha “allevato” decine e decine di piccoli cestisti e cestiste, fanno di Paola Paoli l’icona incontrastata della tradizione del basket femminile a Pistoia che toccò la punta massima con la promozione a fine anni ’80 dell’Etruria in serie A.

Una storia che forse potrebbe essere raccontata alle giovani atlete della PgP che, probabilmente non la conoscono, e molto più verosimilmente si sono avvicinate alla pallacanestro grazie ai fasti recenti e all’ascesa del Pistoia Basket. Qualcuna forse sarà rimasta affascinata dalle stoppate di Varnado, altre dalle magie di Wanamaker o dalla grinta di capitani come Toppo, Galanda o Filloy.

Attori protagonisti del ritorno nell’olimpo del basket di Pistoia, sempre più Basket City con il nuovo progetto in rosa. Più che ai risultati numerici, la nuova PgP punta giustamente al consolidamento di una base che va dalle 15 ragazze che faranno parte della serie C, alle 35 del vivaio e alla cinquantina di atleti (bambini e bambine) del gruppo minibasket. “Pensiamo che il rilancio totale della piazza di Pistoia in rosa- dice Annalisa Breschi- sia un orgoglio per tutti, per noi e per la città”.  

“La serie A- dice Gianni Querci, uno dei tecnici della PgP- non la fanno i risultati, ma l’impegno, la determinazione e la costanza ogni giorno in palestra. Da questo punto di vista, voi giocate in serie A. Vorremmo che ci fosse grande collegamento tra vivaio e prima squadra e il nostro obiettivo primario è non perdere nessuna ragazza per la strada”. Querci, già responsabile del minibasket del Pistoia Basket, sarà il fulcro tecnico del settore giovanile PgP insieme a Chiara Del Prete.

“Questi qua- chiude Galanda parlando dei tecnici- sono cavalli di razza, esperti e stimati per il loro lavoro anche fuori dalla città”. Da cavalli ora dovranno diventare condottieri per far tornare a correre le Pink Girls Pistoia.

ELISA PACINI